Una famiglia frantumata in tanti piccoli pezzi e densa di oscuri segreti, destini amaramente incrociati, orrore e violenza da parte di un uomo che di umano ha ben poco. “Il corridoio del vescovo”, il primo romanzo dell’autrice Stefani Tassi, è pronto a travolgere il grande pubblico con il suo thriller che lascerà tutti con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Edito dalla BookSprint Edizioni, il testo è disponibile sia nella versione cartacea che in quella digitale.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
All'inizio, provo un senso di "potere": posso dare vita a personaggi, vicende e luoghi che sono nella mia mente e aspettano soltanto la mia penna per manifestarsi. È emozionante vedere come prendono forma e si staccano autonomamente dalla mia volontà mostrandomi così la loro natura. Divenuti esseri reali, sono artefici degli eventi e il mio "potere" è loro succube. So di poter cambiare il loro destino in qualunque capitolo, ma ho talmente umanizzato il loro carattere da riuscire soltanto a seguire le loro inclinazioni. Mi sento parte del loro mondo.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Nel libro c'è molto della mia vita reale: persone, luoghi e vicende. Non saprei scrivere qualcosa di cui non conosco niente, non potrei trasmettere le emozioni che provo senza un fondamento di verità.